FAQs

Esseclima : FAQ - Domande Frequenti

Q?

Cos’è il Libretto di Impianto?

A.

Il Libretto dí Impianto è una vera e propria “carta d’identità” della caldaia autonoma e dell’impianto termico. Su di esso sono sempre riportati i dati del cliente, i dati di targa dell’apparecchio, i dati degli altri eventuali componenti dell’impianto termico, e soprattutto tutti gli interventi di manutenzione e i dati relativi all’analisi dei prodotti della combustione che vengono registrati periodicamente dai nostri tecnici.

Q?

Da quando e per quante ore si può tenere acceso il riscaldamento?

A.

In Regione Lombardia, in virtù del fatto che la maggior parte del territorio rientra nella Zona climatica “E”, il funzionamento degli impianti di riscaldamento è consentito dal 15 ottobre al 15 aprile e non può superare le 14 ore giornaliere.
La durata giornaliera di attivazione degli impianti deve essere compresa nella fascia oraria 5.00-23.00.
Tali limitazioni non si applicano agli impianti collocati in Zona F.

Durante il funzionamento dell’impianto termico per la climatizzazione invernale, la media ponderata delle temperature dell’aria non può essere superiore ai seguenti valori:
• 18°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili;
• 20°C + 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici.
Al di fuori di tali periodi, gli impianti termici possono essere attivati solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l’esercizio e, comunque, con una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria.

Deroghe.
1) Ai valori di temperatura
Per alcuni edifici adibiti a particolari attività (esempio ospedali, cliniche, attività industriali) possono essere concesse deroghe ai limiti di temperatura. La casistica delle situazioni in deroga sono riportate ai punti 4 e 5 dell’articolo 8 della dgr 1118 del 20/12/2013.

2) Alla durata giornaliera di attivazione
Non sono soggetti alla limitazione oraria giornaliera di attivazione le seguenti tipologie di impianto:
a) edifici adibiti a uffici e assimilabili, nonché edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili, limitatamente alle parti adibite a servizi senza interruzione giornaliera delle attività;
b) impianti termici che utilizzano calore proveniente da centrali di cogenerazione con produzione combinata di elettricità e calore;
c) impianti termici che utilizzano sistemi di riscaldamento di tipo a pannelli radianti incassati nell’opera muraria;
d) impianti termici al servizio di uno o più edifici dotati di circuito primario, volti esclusivamente ad alimentare gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, per la produzione di acqua calda per usi igienici e sanitari, nonché al fine di mantenere la temperatura dell’acqua nel circuito primario al valore necessario a garantire il funzionamento dei circuiti secondari nei tempi previsti;
e) impianti termici al servizio di più unità immobiliari residenziali e assimilate, dotati di gruppo termoregolatore pilotato da una sonda di rilevamento della temperatura esterna con programmatore che consenta la regolazione almeno su due livelli della temperatura ambiente nell’arco delle 24 ore; questi impianti possono essere condotti in esercizio continuo purché il programmatore giornaliero venga tarato e sigillato per il raggiungimento di una temperatura degli ambienti pari a 16°C + 2°C di tolleranza nelle ore al di fuori della durata giornaliera di attivazione;
f) impianti termici al servizio di più unità immobiliari residenziali e assimilate sui quali sia installato e funzionante, in ogni singola unità immobiliare, un sistema di contabilizzazione del calore e un sistema di termoregolazione della temperatura ambiente dell’unità immobiliare stessa, dotato di un programmatore che consenta la regolazione almeno su due livelli di detta temperatura nell’arco delle 24 ore;
g) impianti termici per singole unità immobiliari residenziali e assimilate che sono già dotati di un sistema di termoregolazione della temperatura ambiente con programmatore giornaliero che consenta la regolazione di detta temperatura almeno su due livelli nell’arco delle 24 ore nonché lo spegnimento del generatore di calore sulla base delle necessità dell’utente.

Q?

Cos’è la “Dichiarazione di Conformità”?

A.

La Dichiarazione di Conformità è un documento che viene rilasciato dall’impresa installatrice dell’impianto termico o della mera sostituzione del generatore di calore. L’impresa installatrice deve essere abilitata in base alla Legge 46/90 e la Dichiarazione è indispensabile per effettuare la prima accensione di una nuova caldaia e l’avvio della garanzia. Con questo documento l’impresa installatrice attesta che l’impianto è stato realizzato nel rispetto delle norme di legge. Nel caso non sia stata rilasciata, il Responsabile dell’impianto deve risalire all’installatore dell’impianto e richiederla.

Q?

Qual è la differenza tra una caldaia tradizionale ed una a condensazione?

A.

I due generi di caldaie offrono all’utente gli stessi standard di funzionalità; la differenza si rileva nel rendimento di combustione che determina il consumo. Le caldaie moderne tradizionali si collocano su rendimenti che sono intorno al 90-92%: significa che ogni 100mt3 di metano ne utilizzano 90-92 e il restante lo espellono sotto forma di calore nei fumi al camino.
Le caldaie a condensazione riescono a espellere i fumi molto più tiepidi sfruttando il combustibile si arriva oltre 99% negli impianti in bassa temperatura.

Q?

Esistono agevolazioni fiscali che incentivano l’installazione di una caldaia a condensazione?

A.

Sì. L'installazione di una caldaia a condensazione consente di usufruire delle detrazioni fiscali. Esistono 2 tipi di detrazioni fiscali:

1) Detrazione fiscale per risparmio energetico Legge n.296 del 27 Dicembre 2006  (Finanziaria 2007) che prevede una detrazione fiscale IRPEF del 55% (fino a 10 anni) per interventi di risparmio energetico.
Condizioni necessarie per accedere a questa detrazione:
- installare un generatore a condensazione;
- installare le valvole termostatiche sui radiatori (nel caso si possieda questo tipo di impianto)
- far redigere la certificazione energetica da un professionista abilitato e trasmettere la documentazione all'ENEA.
2) Detrazione fiscale per ristrutturazione edilizia Legge n.83 del 22 Giugno 2012 che prevede la detrazione fiscale IRPEF del 50% (fino a 10 anni) per interventi per il recupero del patrimonio edilizio. 
Condizioni necessarie per accedere a questo tipo di detrazione:
- installare un generatore a condensazione.
ATTENZIONE: la frequente variazione delle leggi in materia di finanziamenti pubblici ci impedisce di garantire lo stato di aggiornamento di questa risposta. Per informazioni più dettagliate, contattate direttamente i nostri uffici.

Q?

Perché devo fare la manutenzione della mia caldaia?

A.

La manutenzione della caldaia oltre ad essere un obbligo di legge, è un'operazione che:
garantisce la sicurezza degli ambienti domestici
favorisce un risparmio energetico ed economico
riduce le emissioni inquinanti.
Consulta la Delibera di Giunta Regionale 20 dicembre 2013 n. X/1118 che prevede tale obbligo.
- Delibera -

Q?

Come si ottiene il nuovo libretto di impianto?

A.

La normativa prevede che a partire dal 15 Ottobre 2014 e secondo le scadenze di manutenzione degli impianti già regolamentate dalle singole Regioni, ogni cittadino si doti del libretto d’impianto, che affianca quello vecchio che non deve essere buttato. In ogni abitazione ci saranno perciò due tipologie di libretti: uno per il rapporto sull’efficienza in cui registrare le prestazioni degli impianti e uno per l’uso e la manutenzione per la sicurezza che indica gli interventi di controllo ed eventuale manutenzione per garantirne la sicurezza e la salubrità. Di fatto, ogni utente dovrà richiederlo al manutentore che verrà a casa durante il prossimo controllo dell’impianto di riscaldamento.

Q?

Chi è responsabile dell’impianto? Chi deve chiamare il manutentore?

A.

Il responsabile d’impianto (di riscaldamento e climatizzazione) è l’occupante dell’abitazione a qualsiasi titolo, quindi il proprietario nel caso di abitazione privata e l’inquilino in caso di affitto. Fa eccezione l’affittuario in un condominio con riscaldamento centralizzato, dove la responsabilità è dell’amministratore. Se è però presente nell’appartamento un impianto di climatizzazione estiva, la responsabilità è dell’affittuario che deve farne verificare la sicurezza.

Ci sono delle sanzioni per mancata manutenzione?

Il responsabile dell'impianto, l'amministratore del condominio, o l'eventuale terzo che se ne è assunto la responsabilità, che non ottempera a quanto stabilito dell'articolo 7, comma 1 del D.Lgs. 192/05 e ss.mm.ii. (effettuazione delle operazioni di controllo e manutenzione), è punito con la sanzione amministrativa non inferiore a Euro 500,00 e non superiore a Euro 3.000,00